giovedì 7 giugno 2012

The Daily Facebook | N.14 del 07.06.2012_Scritte dal muro

[The Daily Facebook è una rubrica di questo Blog. Una sorta di Diario del diario di fb. Non però una cronologia, piuttosto un resoconto assolutamente NON obiettivo. Un esperimento. Una restituzione di quello che succede sulla mia pagina Fb (e sulle pagine dei miei contatti) giorno per giorno (o quasi). Una mappa sentimentale, costruita su legami e logiche assolutamente personali. Messi insieme secondo una logica dichiaratamente arbitraria. Una visione palesemente distorta (e perciò sentimentale) di ciò che accade, di quello che vedo, di quello che attira la mia attenzione. Brevi storie fatte di frammenti, che non vogliono essere punti di arrivo, ma s-punti di partenza]










































Scrivere sui muri è reato: "Art. 639 Codice Penale. Deturpamento e imbrattamento di cose altrui".

Su facebook c'è la possibilità di pubblicare testi e immagini (oltre a contenuti multimediali di altro genere), e registro come spesso i testi vengano trasformati in immagine. L'operazione che pare banale nasconde a mio avviso un fenomeno interessante, perché se consideriamo fb come un muro (è noto come le pagine personali, le bacheche di fb vengano chiamate "wall", "muro") sul quale normalmente si può scrivere, per mettere in risalto un contenuto scritto si deve modificarne la natura. Per mettere in risalto un testo si deve trasformarlo, appunto, in immagine. Perché l'immagine di un testo non è una vera immagine e non è non è nemmeno un vero testo, è qualcosa che sta a metà e che per questo si distingue dal flusso. Ora, secondo me sarebbe interessante andare a capire quali sono i contenuti che il popolo di fb ritiene di dover mettere in risalto rispetto ad altri che lascia come testi semplici, ma poiché il mio lavoro non è scientifico non entro nel merito dei contenuti e rimango a registrare il fenomeno. Fenomeno che di per sé la dice lunga su come la nostra società si evolva nella forma e anche rimanga pressoché la stessa. Come un bambino che cresce e che spesso da grande continua a vivere sulle esperienze maturate nei primi anni di vita, sviluppa atteggiamenti e modi di pensare legati alle prime paure, alle prime esperienze, ecc.. 
“Mi meraviglio, o muro, - pare che abbia scritto un abitante dell'antica Pompei su un muro della città-  che tu non sia crollato sotto il peso di tante sciocchezze”.


2 commenti:

  1. bellissimo!
    Stai facendo un grosso lavoro. :)
    Tutto molto interessante e che fa riflettere, grazie!
    Francesca

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  2. Francesca grazie a te. I commenti sono materiale prezioso su cui ragionare.

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