sabato 2 giugno 2012

The Daily Facebook | N.11 del 02.06.2012_Affinità selettive

[The Daily Facebook è una rubrica di questo Blog. Una sorta di Diario del diario di fb. Non però una cronologia, piuttosto un resoconto assolutamente NON obiettivo. Un esperimento. Una restituzione di quello che succede sulla mia pagina Fb (e sulle pagine dei miei contatti) giorno per giorno (o quasi). Una mappa sentimentale, costruita su legami e logiche assolutamente personali. Messi insieme secondo una logica dichiaratamente arbitraria. Una visione palesemente distorta (e perciò sentimentale) di ciò che accade, di quello che vedo, di quello che attira la mia attenzione. Brevi storie fatte di frammenti, che non vogliono essere punti di arrivo, ma s-punti di partenza]

[dalla pagina fb di Evan Czar (Giappone)]

[dalla pagina fb di Sylvain Potvin (Canada)]


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["Jonathan Callan" dalla pagina fb di File ElectronicLanguage InternationalFestival (Portogallo)]

[Fotografia di Daniela Suma,  dalla pagina fb di Stefano Mazza (Italia)]


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["Vermeer, Diane et ses compagnes (1653-56)" dalla pagina fb di Luigi Caramiello (Italia)]

[dalla pagina fb di Iwashina Lenca (Giappone)]


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[Dalla pagina fb di Francesco Finocchiaro (Italia)]

["Pedro Reyes", condivisa da Adan Murillo sulla sua pagina fb (Messico)]


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[Dalla pagina fb di Takeuchi Kunitaka (Giappone)]

["Pedro Reyes", condivisa da Adan Murillo sulla sua pagina fb (Messico)]

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Devo dire che condurre questo esperimento del "The Daily Facebook"  mi sta piacendo, è divertente. Il bello è che non so mai cosa scriverò finché non mi accingo a farlo. Quando è il momento di scrivere il post, vado su Facebook e prendo atto del materiale che c'è. Facebook è il mio direttore editoriale per questa rubrica, è facebook che mi fornisce il materiale e mi suggerisce il tema. Io non faccio altro che assemblare in maniera critica quello che vedo. La mia amica Silvia Geroldi scrive questo sulla sua pagina facebook del "The Daily Facebook": "Cristina Senatore ogni giorno conferisce un senso al flusso costante di fb, plasma questo flusso e non si lascia affogare". Conferire un senso al flusso.. mi pare troppo, però è vero che non mi lascio affogare. Perché nel mare di Fb (e della rete in generale) affogare non è per niente difficile, è difficile rimanere a galla. Però Silvia ha usato la parola "flusso" che è perfetta per descrivere ciò che avviene su fb. Nella home di fb, quella sulla quale scorrono costantemente e in tempo reale gli aggiornamenti dei propri contatti o delle persone che si sceglie di "seguire", dove cioè si può vedere in tempo reale cosa pubblicano sulle proprie pagine, è come assistere allo scorrere continuo di una emorragia di testi ed immagini. Un'emorragia difficile da monitorare che se però si osserva a brevi tratti (è con questo scopo che nasce questa rubrica) si può provare l'emozione di sentire verso cosa si orienta il mondo per qualche istante. Dico mondo anche se si tratta di una infinitesima parte del mondo, ma è pur sempre un campione che lo rappresenta e più questo campione è fatto di elementi vari e più si ha una restituzione di quello che accade. Non dimentico, sono consapevole che ognuno fra i propri contatti ha le persone che sceglie di seguire perché in qualche modo "ci piacciono", perché in qualche modo ci assomigliano, oppure proprio perché sono diverse da noi ma hanno quel qualcosa che ci farebbe piacere di avere e non abbiamo, quel qualcosa che ci piace condividere per farlo un po' nostro, anche se non è nostro. Insomma un esperimento che fallisce in partenza quello di capire dove va il mondo osservando la direzione che prende passando per fb, eppure un esperimento che ha senso se si vuole, come dicevo, vivere l'emozione della condivisione e della meraviglia che ne può scaturire. Perché in fondo l'esperimento che conduco è su me stessa. Mi piace, calandomi come una cartina di tornasole nel flusso di fb, vedere che reazione ho, che reazione mi provocano le cose che vedo e leggo. Mi è sempre piaciuto usare me stessa come una cartina di tornasole. 

Venendo al post di oggi, è andata così: era il momento di scrivere il post, sono andata sulla home di fb e ho cominciato a scorrere. Scorrendo mi sono accorta che certi contenuti contigui, resi contigui dalla scansione temporale di fb e dal caso, si assomigliavano. Distanti tra loro per significato e origine e scopo e contesto, eppure in qualche modo somiglianti. Nell'uno c'era un richiamo fortissimo all'altro che li faceva come fratelli ritrovati. Così ho deciso che avrei semplicemente fotografato questi fratelli, che li avrei isolati dal flusso, per festeggiare in qualche modo il loro ricongiungimento. Come sempre indico da quale pagina abbia tratto i vari contenuti, ma questa volta ho voluto indicare anche il paese dal quale scrivono i miei amici perché la distanza fra i paesi e gli autori amplifica l'emozione della somiglianza per caso. 


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