martedì 12 luglio 2011

Moby Dick in un mare di chewingum

Da qualche giorno a questa parte, qualunque cosa si stia guardando in tv, ad un certo punto arriva puntuale un commento riferito ad essa! C'è chi la trova geniale e chi la odia, chi non la capisce, chi si chiede cosa pubblicizzi e chi dice che è una bella trovata pubblicitaria perché se lo scopo di una réclame è quello di incuriosire / restare impressa / far parlare di sé (se bene o male poco importa!) questa ci riesce benissimo, immancabili sono arrivati anche i gruppi di facebook a dire la loro e sparsi per il web si trovano centinaia di luoghi in cui se ne parla! Per intenderci la réclame è quella nella quale un padre dichiara di essere in realtà una madre e un figlio svela di essere una marionetta...

Io trovo che sia una bella pubblicità come poche se ne vedono, ironica e graffiante, spiazzante e complessa... Infatti per rappresentare il messaggio di fondo "Vi piacciono le sorprese shock? provate Vivident Blast!", come recita la stessa réclame verso la fine, (dove con "sorprese shock" si fa riferimento alla presenza di liquido all'interno di un chewingum, elemento che rende il prodotto una novità sul mercato di riferimento) bastava usare un qualunque paradosso, che per sua natura intrinseca ha il potere di fissarsi nella memoria, eppure chi ha ideato la pubblicità si è volutamente portato su un tema sociale tentando di insinuare un dubbio nel pubblico e magari di spingerlo ad una riflessione: "Ma non è che nella battaglia per l'affermazione dei nostri diritti stiamo usando i nostri figli come marionette, dimenticando i loro di diritti?".. è questa la domanda che sembra sussurrare una voce fuori campo a cui è stato abbassato l'audio. 

Una pubblicità complessa perché può essere letta a più livelli.. la si può vedere, coglierne lo stupore iniziale, riderne all'ironia e comprare i chewingum, oppure comprare i chewingum, ricordarsi della pubblicità e chiedersi se si sta trattando il proprio figlio come una marionetta! 

Una pubblicità che non sarebbe di spessore, non avrebbe l'importanza che ha se non fosse rivolta ad una società fatta di famiglie che portano i figli a vedere scorrere per le strade i gaypride come fossero la parata di topolino, in cui coppie gay (vedi Elthon John e David Furnish) possono adottare un bambino che non avrà mai una madre, donne ultracinquantenni (vedi Gianna Nannini) possono dare alla luce bambini che non avranno mai un padre, uomini che diventano donne lesbiche e che con il proprio seme congelato vogliono mettere al mondo figli (vedi la storia di Alessandro e Alessandra Bernaroli) che avranno davanti a sè due madri che spiegheranno loro che sono potuti nascere perché prima una di loro era il padre che non conoscerà mai. Una società in cui i figli sono merce di scambio, sono venduti, comprati, contesi, rapiti, nascosti, uccisi per vendetta!

Non a caso alla fine dello spot, dal cielo, a sottolineare il valore simbolico della messa in scena, cade una balena bianca.. il richiamo a "Moby Dick" di Herman Melville e all'allegoria che caratterizza il romanzo mi pare chiaro!

Henry Ford sosteneva che la pubblicità fosse l'anima del commercio, in realtà è qualcosa di più.. la pubblicità è una cosa seria! Più che per quello che dice o non dice, lo è per la risonanza che ha nel mondo in tutti i ceti sociali.. Ha il potere di arrivare ovunque e a chiunque. Perciò uno stesso argomento veicolato dalla pubblicità può far parlare di sé molto più di quanto non farebbe se affrontato in uno qualunque degli innumerevoli talk show che occupano i palinsesti delle TV mondiali. 
Per questo chi fa pubblicità dovrebbe pensarci bene a come sta per utilizzare questo formidabile mezzo! E riflettere sul fatto che dietro un'apparente semplicità possa nascondere e inviare un messaggio che arriverà a tutti e che da molti sarà colto. Il pubblico dovrebbe ricordare che non tutto è come appare e, contro l'assuefazione dei cervelli, cercare di leggere fra le righe e trovare il modo di rispondere agendo di conseguenza nella quotidianità.  

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5 commenti:

  1. Riporto qui i commenti relativi a questo post lasciati sulla fanpage di casa facile http://www.facebook.com/CasaFacile/posts/225614464146124?notif_t=share_comment

    Vikta Diciassette: No, la pubblicità continua a non piacermi, non ci vedo questo "spessore", non mi fa riflettere su alcun tema sociale. Quale tema poi? i genitori che portano i figli al gay pride come se fosse una parata di topolino? Io mio figlio ce lo porterei e gli spiegherei perchè esiste questa manifestazione e perchè non ci dovrebbe essere bisogno che esistesse e perchè tutti dovrebbero avere pari diritti compreso la possibilità di adottare un bambino. Dove sta scritto che due uomini o due donne non siano in grado di amare ed educare un bambino? Anzi, ci vedo molto più potenziale in questo tipo di famiglia piuttosto che in una "regolare", ci vedo la possibilità che questo bambino cresca privo di pregiudizi e barriere mentali. Gianna Nannini? ultra cinquantenne (non ultra sessantenne) ma con un'energia che una ventenne se la sogna, figlia senza padre? meglio senza un padre che con un padre inadatto... quante donne sono state abbandonate e con un figlio da crescere da sole? che facciamo glielo portiamo via perchè il papà puff è sparito? l'unica cosa che mi dà da pensare e che, come natura dovrebbe essere, probabilmente questa figlia rimarrà orfana di madre prima di qualcun altro... ma è l'unica cosa che mi viene da obiettare.

    Vikta Diciassette: Scusa la franchezza.

    Cristina Senatore: figurati, anzi grazie per il commento! Sono d'accordo con te sulla questione dei diritti per i gay.. non mi riferivo assolutamente a quello... io intendevo che gli adulti sono liberi di fare quello che vogliono.. ma i bambini andrebbero meno strumentalizzati in tutti i sensi. Sull'età di Gianna Nannini hai ragione, è stato un lapsus che vado a correggere.. ma il succo non cambia, per me. :)

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  2. Riporto qui i commenti relativi a questo post lasciati sulla fanpage di casa facile http://www.facebook.com/CasaFacile/posts/225614464146124?notif_t=share_comment

    Daniela Di Nisio: Sono totalmente d'accordo con Vikta, a volte vogliamo vedere dello "spessore" anche dove non c'è assolutamente nulla che ci possa portare a delle riflessioni!!! Spesso ed in vari frangenti mi torna in mente una bellissima scena di un film con Alberto Sordi dove la bravissima attrice che interpretava la moglie,
    dopo aver girato a lungo per i padiglioni della Biennale decide di riposarsi sopra una sedia all’ombra di un grande albero. Nel frattempo si avvicina un gruppo di turisti, intellettuali radical chic abituati ad interpretare le opere...questi i dialoghi:
    «Sedia con corpo adagiato», osserva la visitatrice con l’aria di chi la sa lunga. E il marito: «Corpo vivente, cara. Io, per sedici-diciotto milioni la comprerei..."....
    «A Re’ mi volevano compra’ per diciotto milioni», insiste Augusta. «Diciotto milioni? – sottolinea stralunato Remo – Ammazza, ma non è troppo?!»...........
    ...ecco a volte noi ci comportiamo così!!!... :D

    Cristina Senatore: ‎"vacanze intelligenti" il titolo del film... uno dei miei preferiti in assoluto! lo adoro!! grazie per averlo citato!! da un po' che non lo vedo, lo rivedrei volentieri!! quella scena poi è memorabile!!! riassume in sé molte autorevoli e disparate riflessioni in merito all'arte moderna e contemporanea, al suo valore, al concetto stesso di arte.. si potrebbe parlarne all'infinito senza mai raggiungere una visione univoca... per me tutto quello che innesca un dialogo è utile! ;)

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  3. Ciao io questo spot lo trovato abominevole, non tanto per il messaggio che vogliamo vederci, ma proprio perchè fuori luogo per un chewingum.
    I miei figli mi hanno chiesto perchè quel signore avesse le tette, e perchè quell'altro diventava un burattino.... hanno 6 e 3 anni. Chi ha creato quello spot deve aver avuto gli incubi la notte prima non trovo nessun nesso al prodotto, forse volevano solo far parlare cercando appunto lo spunto sull'equivoco.
    Mah!!!!! diventa difficile proteggere i bambini da tanti messaggi vedi solo i Simpson mandati in onda in orario protetto non sono proprio un cartone per bambini... e volevano censurare Biancaneve la scena dei nani che inseguivano la strega.. .
    Cerchiamo solo di far capire cosa è normale, e cosa è assurdo... io non ho nulla contro gli omosessuali hanno i loro diritti sentimenti e liberi di vivere come credono nel limite della decenza, è vero a volte i bambini crescono meglio senza un genitore che con tutti e due che magari si picchiano tutto il giorno. Ma quello spot non ha un significato solo un'allucinazione.

    Baci Irene

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  4. Ciao Irene, benvenuta sul mio blog e grazie per il tuo commento!
    Sulla questione che è difficile proteggere i bambini dalle schifezze che passano in tv a tutte le ore sono perfettamente d'accordo con te.. Sullo spot in questione.. benché possa sembrare paradossale, se hai letto il mio post, sai come la penso in merito e che senso ha secondo me.. questo non toglie che è uno spot per adulti! Forse dovrebbero riguardarsi i criteri con cui si applicano i bollini (verde perché visibile dai bambini) ai programmi tv e gli stessi bollini andrebbero applicati anche alle pubblicità.

    Ti ringrazio ancora e se vuoi continua a seguire il blog, saranno graditi i tuoi commenti.:))

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