domenica 1 luglio 2012

La partita e la città

Se vuoi vedere diversa la città di sempre devi aspettare una partita come quella di stasera nella quale gioca la nazionale e tutti sanno per chi tifare. Se ti sposti venti minuti prima del fischio di inizio per le strade respiri un'atmosfera quasi commovente.. Pochissime auto, le strade vuote, un silenzio irreale, quasi religioso. Oggi è stato calcolato come il giorno più caldo dell'estate (ogni estate ne ha uno, anche più di uno e ogni volta erano anni che non si aveva un giorno così caldo).. Venti minuti prima dell'inizio tagli con l'auto il silenzio e il vuoto delle strade e se alzi la testa sulle facciate dei palazzi vedi spuntare tricolori di ogni foggia. Sui balconi le sedie migliori, le più comode rivolte verso l'interno, verso il televisore, quello più grande della casa, le bibite fresche e la gente che ciondola con apparente calma buttando l'occhio per controllare che tutto sia perfetto, che nulla intervenga ad interrompere la concentrazione in quei novanta minuti. Qualcuno, ma non sono sicura che siano i bambini, prova le trombe e qualcun altro risponde con il clacson dell'auto. Botta e risposta di suoni speranzosi e ansiosi. Il vento in questa giornata torrida è quasi inesistente eppure le bandiere leggermente svolazzano, come per manifestare la loro partecipazione alla festa. Ci siamo quasi, manca poco.. Qualche squillo di tromba breve ed emozionato annuncia che sta per essere dato il fischio, poi silenzio assoluto, è iniziata. Nell'aria risuonano gli echi delle telecronache. La voce dei cronisti rimbalza sulle facciate dei palazzi.. In certi momenti il ritmo si fa incalzante e si sentono in coro i sospiri e le voci senza senso intrisi di emozione dei tifosi .. Quando ero piccola io, più di venti anni fa, nel Napoli giocava Maradona e ogni domenica a Napoli era come se giocasse la Nazionale. Cambiavano le bandiere, bianche e azzurre invece che tricolori, ma l'atmosfera era la stessa. 
Novanta minuti in cui la città è un'altra città, lasciata un po' in pace, messa involontariamente a riposo. E speriamo di vincere per assistere alla riconquista eccitata della città quando tutti si riversano in strada e la felicità scorre per le strade come fossero letti di fiumi. Viva l'Italia.

1 commento:

  1. Ciao Cristina,
    se ti va di passare dal mio blog, oggi c'è una "cosina" per te!
    A presto
    Michela

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