venerdì 27 luglio 2012

Gran Touristas | Appunti di viaggio | La città e i bambini


[Questa rubrica è dedicata all'esperimento "Gran Touristas" legato al Padiglione Italiano alla Biennale di Architettura di Venezia (2012) e condotto su vari canali virtuali, e intende tracciare una "mappa" delle direzioni che nel corso dell'esperimento prende il flusso di argomenti e commenti che lo animano. La "mappatura" avviene tramite un collage di commenti, immagini e altro materiale postato su facebook nella pagina dedicata all'esperimento. La rubrica si articola in più collage, uno per ogni tema che su facebook trova sviluppo nei commenti]

GranTouristas:
> su Facebook: http://www.facebook.com/groups/GranTouristas/ (a cura di Daniele Mancini, Stefano Mirti e Remo Ricchetti)
> su Twitterhttps://twitter.com/GranTouristas (a cura di Gioia Guerzoni)
> qui la mappa: https://grantouristas.crowdmap.com/ (a cura di Marco Lampugnani, Gaspare Caliri e Laura Doardo) 



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Remo Ricchetti: buongiorno GranTouristas, direi che le cose che ci piacciono di più si vanno stabilizzando: sono queste qui, con grossa evidenza di: #PuntoDiVistaDeiBambini, #Visionari, #Trasformazioni Possibili

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Maurizio Cilli in risposta alla hit vale la pena sottolineare che il punto di vista dei bambini corrisponde incosciamente con il modo di guardare alle "cose" di molti o forse tutti noi. Liberi dalle forzature del mercato e della speculazione. Aperti verso le pratiche spontanee autogenerative e spontanee di una società capace di affermare i valori della cittadinanza, dell'appartenenza tra globalizzazione e localismo, per il bene comune dello spazio pubblico. Se sommiamo poi la voce Utopie otteniamo una schiacciante comunione di intenti intorno a questo paradigma.

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Remo Ricchetti ha aggiornato la foto del gruppo:
("Prendo il paesaggio e lo porto con me_Elisa Vladilo_2011")

(graphic design by Alica Horvathova )

Remo Ricchetti: more at http://www.frontofart.org/2011/05/14-maggio-apertura-dei-lavori/

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Francesco Paolo Ambrosio: E io non scenderò più! #bambini rampanti.


Cristina Perillo: progetto di Mao Fusina http://www.klatmagazine.com/architecture/la-citta-infinita/3075 *

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*( http://www.klatmagazine.com/architecture/la-citta-infinita/3075)
La città infinita. "Giochiamo che costruivamo una città dove non c’erano confini e dove le persone che s’incontravano decidevano insieme cosa costruire? Facciamo che ognuno costruiva la sua casa come gli piaceva e poi costruiva la strada per andare dove voleva? E poi, quando incontrava un nuovo amico e scoprivano che a tutti e due piaceva guardare le nuvole e le stelle, costruivano insieme un osservatorio. [...] La città infinita è una performance collettiva. È il luogo della pianificazione partecipata e delle relazioni") (testo di Cristina Perillo)
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Architetturadi LussoPUNTO DI VISTA DEI BAMBINI. Posto questo disegno di Luciano, un bambino della scuola elementare di Cavaglià (BI), che nell'anno scolastico 1997-1998, quando aveva 6-7 anni, ha rappresentato la casa in cui viveva. Soffermatevi sulla ricchezza dei dettagli, restituiti da un bambino che frequentava la 1° elementare ...

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Remo Ricchetti: Buongiorno GranTouristas, tornano le classifiche, oggi la top10 è di nuovo con 10 posti e inoltre contiene gli # citati almeno 10 volte


Cristina Senatore ‎#punto dei vista dei bambini praticamente non ha mai abbandonato la top ten dall'inizio! e questo perché la città è roba da adulti! :)

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Guido Incerti: Una bellissima foto di Stefano Morelli, su "terremoto e riscoperta dello spazio pubblico". Mirandola.



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Pippo Marino:



http://www.flickr.com/photos/borishoppek/with/6317428867/#photo_6317428867

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[...] 5. e mentre rifacciamo la vera città italiana ci alleniamo con la città a misura dei bambini. (Beniamino Servino)
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Cristina Senatore: Se fossi bambina io vorrei una città [...]

Beniamino Servino chi parla di città a misura di bambini usa sicuramente un linguaggio semplificato e in falsetto quando si rivolge a loro.

Andrea Cattabriga I bambini sono portatori di interessi come tutti i gruppi sociali e avrebbero di piú spazi per interessi esclusivi e iniziative diffuse. Ed é anche vero che spesso il tema viene affrontato con un pó di retorica figlia dei sensi di colpa degli adulti
Andrea Cattabriga Dando per scontato che la cittá non é mai stata a misura di bambino, basterebbe partire dagli errori: meno pedagogia e piú possibilitá di scoperta, meno riserve indiane e più accessibilitá diffusa.

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Roberta Castiglione
‎...io direi questo luogo per i bambini ma anche per noi grandi!!
Il parco-giochi per bambini realizzato completamente a maglia
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Stefano Mirti
‎#bambini > http://www.radiomamma.it/
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