[The Daily Facebook è una rubrica di questo Blog. Una sorta di Diario del diario di fb. Non però una cronologia, piuttosto un resoconto assolutamente NON obiettivo. Un esperimento. Una restituzione di quello che succede sulla mia pagina Fb (e sulle pagine dei miei contatti) giorno per giorno. Una mappa sentimentale, costruita su legami e logiche assolutamente personali. Messi insieme secondo una logica dichiaratamente arbitraria. Una visione palesemente distorta (e perciò sentimentale) di ciò che accade, di quello che vedo, di quello che attira la mia attenzione. Brevi storie fatte di frammenti, che non vogliono essere punti di arrivo, ma s-punti di partenza]
["Kansuke Yamamoto" dalla pagina fb di Renata Del Medico]
["Thomas Barbey" dalla pagina fb di Tododesign]
10 maggio-10 giugno2012 | Asta online Save The Skin
Mario Spada | Ultras in trasferta, 2001
Mario Spada | Ultras in trasferta, 2001
[Immagini tratte dalla pagina fb del Museo MADRE]
["Non scrivere mai cazzate -
Alighiero Boetti on Jenny Holzer poster at Venice Biennale, 1990."
dalla pagina fb di Stefano Mirti ]
10 maggio-10 giugno2012 | Asta online Save The Skin |
Lucio Perone | Senza Titolo, 2009
Lucio Perone | Senza Titolo, 2009
Nelle guerre non ci sono i buoni e i cattivi. Perde chi vince e chi perde. Perdono tutti. Le guerre sono contro noi stessi. Non ne vale la pena. Spogliamoci dell'elmetto. Deponiamo le armi: quando siamo in fila alla posta o al supermercato, nelle riunioni di condominio, nel traffico, in ufficio, su facebook, e sulla faccia della terra (Conflitti attualmente in corso nel mondo: http://www.guerrenelmondo.it/?page=static1258218333). Smettiamola di essere contro i genitori, contro i figli, contro chi ci dà il lavoro, contro chi non ce lo dà, contro chi ci ama perché ci ama, contro chi ci ignora perché non ci ama. Un po' di calma. Un po' di buon senso. Un po' di tranquillità. Riposiamo l'animo. Eccitiamo la testa. La componente bellica della nostra natura non la possiamo estirpare, me ne rendo conto, ma possiamo provare a fare un cambio di destinazione d'uso: invece di unirla alla violenza applichiamola alla logica. Diventiamo violenti e aggressivi nei ragionamenti. Ragioniamo e dialoghiamo senza esclusioni di colpi, all'ultimo sangue, accaniamoci a trovare le soluzioni migliori per stare in pace. Facciamo guerra, non gli uni contro gli altri ma tutti insieme contro la violenza, contro la guerra stessa.
Cara Cristina, a ragionar con logica andrebbero fatte "altre" guerre. Comunque. E in una guerra "logica" ci sarebbero eccome i buoni da una parte e i cattivi dall'altra. Il problema è che si fanno guerre "illogiche" ....
RispondiEliminaCaro Anonimo, grazie per il commento anche se non firmato. Non so con "altre" a che tipo di guerra tu ti rifersica. Le guerre che si fanno non sono "illogiche" come dici, sono, purtroppo, basate su logiche crudeli, anti-umane. Dal canto mio, magari dicendolo male, non suggerivo guerre logiche, ma guerre di logica (nelle quali non ci sarebbero né buoni né cattivi, la ragione sta sempre nel mezzo)... "guerre ragionevoli", non perché comprensibili, ma perché combatutte sul terreno della ragione. Qualcosa che si avvicini di più alla competizione sana che alla guerra come noi la conosciamo.
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